Il mese di giugno 2025 ha portato importanti sviluppi nel panorama della sicurezza sul lavoro, con aggiornamenti normativi significativi e nuovi dati statistici che richiedono l’attenzione di tutti gli operatori del settore. Dall’applicazione corretta dell’obbligo di comunicazione del preposto negli appalti, passando per l’aggiornamento dell’Elenco Europeo dei Rifiuti per le batterie, fino ai preoccupanti dati INAIL sul settore manifatturiero, emergono tematiche cruciali che impattano direttamente sulla gestione quotidiana della sicurezza aziendale e richiedono un immediato adeguamento delle procedure operative.
La Verifica del Preposto dell’Appaltatore: Criticità Applicative dell’Art. 26 Comma 8-bis
L’entrata in vigore della Legge n. 215/2021, che ha introdotto il comma 8-bis all’articolo 26 del D.Lgs. 81/08, ha stabilito l’obbligo per i datori di lavoro appaltatori o subappaltatori di indicare espressamente al datore di lavoro committente il personale che svolge la funzione di preposto. Tuttavia, a distanza di oltre tre anni dall’introduzione di questa norma, si registrano ancora significative criticità applicative che meritano particolare attenzione da parte degli operatori della prevenzione.
La problematica principale emerge quando gli appaltatori, per rispondere alla richiesta del committente di identificare il preposto, comunicano il nominativo del medesimo lavoratore incaricato di effettuare il lavoro in solitaria, qualificandolo come preposto sulla base della formazione ricevuta secondo quanto previsto dalla normativa2. Questa prassi, pur apparentemente conforme dal punto di vista formale, viola sostanzialmente lo spirito della norma poiché non può esistere un preposto di se stesso. La figura del preposto, infatti, è definita dall’articolo 2 del Testo Unico come la persona che sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori.
La funzione di vigilanza e supervisione, che costituisce l’essenza del ruolo del preposto secondo l’articolo 19 del D.Lgs. 81/08, presuppone necessariamente la presenza di altri lavoratori da controllare e coordinare. Quando un lavoratore opera isolatamente, viene meno il presupposto fondamentale dell’attività di preposizione, rendendo inapplicabile questa figura professionale. Il committente deve quindi verificare attentamente che la comunicazione ricevuta dall’appaltatore non si limiti a un mero adempimento formale, ma corrisponda a una reale organizzazione del lavoro che preveda effettivamente la presenza di un preposto con funzioni di supervisione su altri lavoratori.
Aggiornamento dell’Elenco Europeo dei Rifiuti: Nuovi Codici EER per le Batterie
La Commissione Europea ha pubblicato la Decisione delegata (UE) 2025/934 del 5 marzo 2025, che modifica sostanzialmente l’Elenco Europeo dei Rifiuti introducendo nuovi codici specifici per i rifiuti di batterie. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 20 maggio 2025, entrerà in vigore il 9 giugno 2025 ma sarà applicabile solo a partire dal 9 novembre 2026, concedendo agli operatori un periodo di adeguamento di diciotto mesi per implementare le nuove classificazioni.
L’aggiornamento risponde alla necessità di adeguare la classificazione dei rifiuti all’evoluzione tecnologica del settore delle batterie, caratterizzato dall’introduzione di nuove composizioni chimiche, in particolare quelle a base di litio, sodio e nichel. Le modifiche tengono conto del Regolamento (UE) 2023/1542 relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, già in vigore dal 18 febbraio 2024, che ha introdotto una terminologia aggiornata per i rifiuti di fabbricazione delle batterie e le relative frazioni.
Le principali innovazioni riguardano la completa riscrittura del capitolo 16 06 dell’Elenco, ora dedicato ai “rifiuti della fabbricazione, della fornitura e dell’uso di batterie”, con l’introduzione di codici specifici per le diverse tipologie di batterie esauste classificate come rifiuti pericolosi. Particolare rilevanza assume l’inserimento del nuovo capitolo 19 14, dedicato alle “frazioni intermedie del trattamento termico e/o meccanico dei rifiuti di batterie”, comunemente denominate “masse nere”, che rappresentano il residuo della triturazione delle batterie e vengono ora classificate come rifiuti pericolosi. La nuova normativa introduce inoltre codici specifici per le batterie al litio provenienti dalla raccolta differenziata urbana (20 01 42* e 20 01 43*), rafforzando il sistema di tracciabilità e gestione sicura di questi materiali potenzialmente pericolosi
Settore Manifatturiero: I Preoccupanti Dati INAIL su Infortuni e Malattie Professionali
I dati INAIL aggiornati al 31 ottobre 2024 relativi al settore manifatturiero del 2023 confermano la posizione di questo comparto tra i più esposti ai rischi infortunistici e alle malattie professionali. Con 93.346 denunce di infortunio, il settore manifatturiero rappresenta il 20% del totale delle denunce nella gestione assicurativa Industria e servizi, mantenendo il primato per numero di casi denunciati6. Ancora più preoccupante il dato relativo agli infortuni mortali, che con 178 decessi nel 2023 colloca il manifatturiero al secondo posto dopo il settore edile, rappresentando una diminuzione del 6,8% rispetto al 2022 ma evidenziando comunque una problematica strutturale di sicurezza.
L’analisi territoriale rivela una concentrazione degli eventi infortunistici nelle regioni del Nord Italia, che registrano il 75% delle denunce complessive, con Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto che guidano la classifica in termini assoluti. La distribuzione per attività produttive evidenzia come la fabbricazione di prodotti in metallo rappresenti il 21% sia degli infortuni che dei decessi, seguita dalla fabbricazione di macchinari con il 14,2% delle denunce e dal comparto alimentare con l’11,7% degli infortuni ma il 16% dei decessi. La fascia d’età più colpita risulta essere quella compresa tra i 45 e i 59 anni, che rappresenta oltre il 40% degli infortunati, mentre le parti del corpo più frequentemente lesionate sono le mani (41% dei casi) e caviglie e piedi (12% complessivamente).
Per quanto riguarda le malattie professionali, il settore manifatturiero ha registrato nel 2023 12.724 denunce, il numero più elevato del quinquennio 2019-202317. Le patologie più frequenti riguardano i disturbi del sistema osteomuscolare, causati principalmente da movimenti ripetitivi e posture forzate, seguiti dalle malattie del sistema nervoso e dell’orecchio legate all’esposizione a rumore e vibrazioni. Il Centro Italia detiene il primato per numero di denunce di malattie professionali, con 4.838 casi registrati nel 2023, evidenziando una particolare concentrazione del fenomeno in quest’area geografica.
Conclusione
Le novità emerse nel mese di maggio 2025 sottolineano l’importanza di un approccio proattivo e costantemente aggiornato alla gestione della sicurezza sul lavoro. L’applicazione corretta delle norme relative al preposto negli appalti, l’adeguamento alle nuove classificazioni dei rifiuti di batterie e l’analisi attenta dei dati infortunistici del settore manifatturiero rappresentano sfide concrete che richiedono competenza e professionalità. Per affrontare efficacemente queste problematiche e garantire la piena conformità normativa della vostra azienda, Consulteam mette a disposizione la propria esperienza pluriennale nel settore della sicurezza sul lavoro e della consulenza ambientale, offrendo supporto specializzato per ogni esigenza di adeguamento e miglioramento dei sistemi di prevenzione.